Un sito Seo per un Seo fa trentaSEO ?
Nel quale dettaglio alcune scelte fatte nel restyling del mio sito professionale
Facciamo una premessa: Io non sopporto la calca e il caldo eccessivo. Sono introverso, non ci sento da un orecchio, ma l’altro ci sente benissimo, per cui il rumore eccessivo mi da fastidio.
Questo comporta che luglio e agosto per me sono mesi di isolamento quasi totale in casa, per poi provare a fare qualcosa a settembre.
In questi periodi, approfittando del calo di impegni, mi concentro su tre cose:
giocare con vecchi videogame sulla xbox one
resistere al calore eccessivo
investire del tempo su esperimenti professionali.
Si sono strano.
Quest’estate 2023 l’esperimento è:
“Lo possiamo ricostruire”
e qua metto una table dei contenuti a mano, non essendoci una feature in substack.
perchè farlo
andreascarpetta.it come è adesso
e come diventerà spero a breve
Perchè il blog non è più primario
digressione tecnica anti-wordpress
Chi te lo fa fare ?
I prossimi 12 mesi potrebbero essere ottimi dal punto di vista della monetizzazione delle competenze accumulate.
Avendo discusso spesso con i colleghi di Search Foundry, c’è una grande necessità sul mercato di figure senior che possano dare un apporto strategico alle aziende.
Per come si sta evolvendo il mercato, la necessità di fornire un supporto continuativo è limitata a specifici tipi di business (e di agenzie!), mentre altri tipi di business hanno bisogno di un supporto iniziale e poi di qualche aggiustamento di rotta a seguire.
Insomma un po’ come insegnare ad andare in bicicletta: dai una bella spinta iniziale e poi controlli che non cada. (con tutte le precauzioni del caso).
Inoltre ho investito molto tempo nelle tecnologie di ““intelligenza artificiale”” (i doppi apostrofi sono voluti) e “machine learning”, che ho utilizzato per i miei task ricorrenti e noiosi, avendone risultati positivi. E questa “automazione” è un qualcosa che potrebbe far risparmiare tempo e denaro anche alle aziende che dovessero implementarla.
Insomma è il momento di proporsi e vedere cosa arriva.
Potrei farlo su linkedin, ma sappiamo cosa vuol dire “costruire una casa su un terreno in affitto, che poi sono sabbie mobili, abitate da alligatori”: è un rischio.
Invece il proprio dominio è ragionevolmente sicuro e indipendente.
Andreascarpetta.it oggi
Il sito attuale rivela la mia attitudine del passato:
è principalmente un blog, pensato per essere un palcoscenico delle mie idee e degli esperimenti SEO
ha delle pagine informative non proprio chiarissime da trovare
è fastidioso da leggere per persone della mia età
Ho poi messo da parte la parte consulenziale per dedicarmi all’affiliazione (che non rimpiango)
Insomma in termini di user experience è un calcio in mezzo agli occhi.
Andreascarpetta.it (prossimamente)
Ho chiaramente iniziato con una alberatura in Xmind
L’alberatura è stata una scelta prima di tutto di “organizzazione”:
Chi sono: immancabile perchè deve incuriosire chi dovesse arrivare sul sito.
Cv: un pubblico italiano che viene sul sito, vuole sapere a che titolo parlo di certi argomenti, quindi sto creando una sezione che dettagli lavori ed esperienze.
Eventi e guide: Probabilmente mi toccherà di nuovo parlare ad eventi di marketing e non solo, perchè sopratutto la parte di ML deve essere presentata in contesti aziendali e non solo verticali alla mia professione Qua metterò anche gli approfondimenti su certi argomenti o risultati di esperimenti.
Contatti: beh, il tutto deve essere finalizzato a ottenere contatti qualificati, si spera.
Servizi: Ecco una parte nuova rispetto al resto, in cui delineo espressamente quali tipi di servizi posso erogare. Nella mappa mentale non è esplicitato, ma nella bozza che sto facendo ho creato tre raggruppamenti:
Seo strategico
Formazione digital marketing
Machine learning applicato al business
Nel Seo strategico c’è un “servizio bonus” che presentrò prossimamente e secondo me farà abbastanza clamore. (no, non è la link building).
Blog: Sto migrando alcuni degli articoli del sito attuale, ma credo che non andrò più indietro di 24 mesi. Molti argomenti sono oramai preistorici e non ha senso perdere tempo per migrarli.
Considerazione sul traffico organico del blog
Ho volutamente tolto il blog come contenuto principale della home page (anche se ci sono elencati gli ultimi 5 post).
La ragione è nelle fonti di traffico: il traffico generato dai contenuti organici, raramente ha portato benefici tangibili dal punto di vista lavorativo.
E’ molto più efficace produrre i contenuti sul sito e poi propagarli sui social media come linkedin.
Anche il discorso di riprendere a fare eventi e presentazioni fa pendere per questa scelta: la home page deve essere una LANDING PAGE. Chi mi cerca per nome, deve sapere di essere arrivato sul sito giusto, appena lo apre.
L’anti-wordpress e la tecnologia usata
La versione corrente usava già un “generatore statico” di siti chiamato Pelican, sviluppato in linguaggio Python.
La versione in arrivo utilizzerà un generatore chiamato “Hugo”, sviluppato in linguaggio Go, con un tema modulare chiamato “WOWCHEMY”.
Per il mio sito personale, wordpress non lo voglio usare.
Breve digressione sul “anti wordpress”
Mi rendo conto che sia una scelta tremendamente atipica ma ho una serie di motivazioni:
Architettura decentrata: questi sistemi non vengono eseguiti sul server che ospita i contenuti, possono essere eseguiti altrove, anche sul mio computer se fosse necessario. i sistemi “compilano” i dati, creano una navigazione in html puro e io poi posso caricare il contenuto di una cartella online ed è immediatamente visibile.
Zero problemi di hacking: un sito html non può essere hackerato.
Zero necessità di aggiornamenti di sicurezza: non ci sono componenti che possono essere hackerati a causa di errori di sviluppo.
Tempi di caricamento notevolmente alti: se il design è fatto bene, non ci sono colli di bottiglia sul server che rallentino il caricamento.
Zero costi di hosting: un sito html puro può essere messo su un’area di hosting praticamente gratuita (tipo S3 su Amazon che dovrebbe costare 9 dollari ogni 100 Gigabytes di traffico in uscita e se ci metto una CDN come cloudflare, pago ancora meno)
Organizzazione delle pagine in documenti markdown: questa è una scelta personale, ma sostanzialmente mi piace avere il sito in una cartella dropbox suddivisa in cartelle e files
A cosa rinuncio
l’interlinking è manuale: va bene per un sito di dimensioni modeste, ma una redazione dovrebbe dotarsi di un tool interno per tenere traccia della tassonomia dei contenuti.
Non ci sono i commenti nativi: ci sono dei sistemi per “embeddare” dei sistemi di gestione dei contenuti. Ovviamente dal punto di vista SEO non sono ottimali come averli come parte del Database e come parte del contenuto di una pagina. La realtà di questi anni è che la gente commenta sempre meno sui siti e lo fa sui social. (tranne se ci sono di mezzo problemi di ordine pubblico, morale, politica, calcio o altre tematiche che infervorano).
Una impaginazione sofisticata: Un po’ come substack, le pagine prodotte sono molto lineari e semplici. Per quanto mi riguarda sposo la filosofia “Zen” di apple: “less is more”. Posso capire che un magazine possa avere la necessità di imporre uno stile visivo, ma un sito di marketer deve comunicare in maniera chiara e per nulla stancante. E invogliare al contatto con una call to action messa nel punto giusto.
La curva di apprendimento
Questo magari sarà oggetto di un articolo sul blog futuro, ma questi sistemi hanno una caratteristica abbastanza sintomatica: la curva di apprendimento è ripidissima.
Non sono pensati per essere di facile accesso: nonostante le informazioni siano spesso ben documentate, prima o poi ci scontra con delle mancanze, perchè la popolazione degli utilizzatori è ancora limitata, principalmente fatta di sviluppatori e/o ricercatori scientifici.
Inoltre spesso i temi sono “adattamenti personalizzati”: l’autore del caso ha preso “le basi” e poi ci ha aggiunto del suo per fare determinate “cose” che gli servivano.
E poi ha pubblicato il tema su github/gitlab dicendo “ho fatto una cosa, usatela anche voi”.
L’anarchia.
Wordpress ha un “codex” che cerca di tenere le redini della comunità, dando indicazioni e linee guida. Qua, generalmente no.
E si vede. Spesso i temi sono abbandonati da anni, anche quei pochi che sono a pagamento su Envato, sono generalmente adattamenti da altri sistemi (Jekyll in genere) e poi vengono lasciati a morire.
E anche quando ne trovi uno molto ben strutturato come questo Wowchemy, devi comunque perderci del tempo per capire come funziona. E visto che c’è dietro una persona con dei contributori, ma è un progetto open source, è difficile capire se i tutorial che stai seguendo sono per la versione corrente o per una versione passata. E se sono ancora compatibili.
Scalato l’Everest e sorpassato il filo spinato in cima, vi aspetta l’Eden
Create le basi, ampliare i contenuti è spesso un’operazione di copia e incolla.
Nel giro di minuti potete creare svariate pagine che funzionano nello stesso modo e di cui dovete solo alterare i contenuti.
E potete dimenticarvi il sito per un anno se volete: se non aggiornate il tema, aggiungete dei contenuti e ricompilate il tutto, il vostro sito continuerà a funzionare. Al massimo vi è scaduto il dominio, ma è colpa vostra.
Direi che per ora è tutto, buone vacanze per chi ci va!
Hai valutato la possibilità di utilizzare un CMS come Statamic? Basato su Laravel.